Con più di 600 specie diverse di ciliegi, il Giappone è riconosciuto internazionalmente per la sua stagione dei sakura. Questo speciale momento dell’anno attira non solo i giapponesi ma anche molti visitatori da ogni parte del globo. Una parola chiave di questa stagione è: hanami (花見) che deriva dalla combinazione dei caratteri di “fiore” e “guardare”. Questa tradizione molto antica, sopravvive anche oggi e unisce tutte le generazioni durante la settimana della fioritura dei ciliegi.
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Cosa significa “Sakura”?
Forse hai già sentito questa parola, ma conosci il significato di “sakura”? Sakura significa “fiore di ciliegio” e può essere utilizzato per parlare anche degli alberi di ciliegio in generale. Tuttavia, questi alberi, non necessariamente producono frutti. Le ciliegie, chiamate “sakuranbo” (さくらんぼ) in giapponese, crescono solo su determinati tipi di ciliegi e per questo motivo non si possono raccogliere le ciliegie dagli alberi durante questa stagione.
Perché la stagione dei ciliegi è così importante in Giappone?
La fioritura dei ciliegi in Giappone ha una grande importanza emotiva e simbolica non solo per la sua bellezza ma anche per la loro breve durata. In genere, i ciliegi fioriscono tra la fine di marzo e l’inizio di aprile e raggiungono la completa fioritura dopo circa una settimana. Raggiunta la completa fioritura, questi fiori tendono a cadere in pochi giorni. Di conseguenza, la stagione dei sakura dura in genere una decina di giorni o poco più. I sakura sono significativi proprio perché evocano lo stato effimero delle cose e ci ricordano di apprezzare la vita quando ne abbiamo la possibilità. Questo concetto di fugacità è chiamato “Mono no aware” (物の哀れ), simile a memento mori in Europa, e proviene dal buddismo, anche se il termine stesso è stato inizialmente formulato dallo scrittore Motoori Norinaga. Per questo motivo, la parola “sakura” è spesso menzionata nella letteratura giapponese, nelle arti e nella cultura popolare per alludere al concetto “mono no aware”.
Sakura e tradizioni: Hanami (ma non solo)
Con la fioritura dei primi ciliegi, ha inizio anche il tradizionale “hanami”. Questa parola è composta dai caratteri di “fiore” 花 (hana) e “guardare” 見 (mi). Forse l’avrai già capito ma fare “hanami” consiste proprio nell’andare a guardare i fiori di ciliegio. Amici e parenti organizzano dei picnic sotto i fiori di ciliegio. Questi picnic durano anche diverse ore e questo momento dell’anno viene celebrato brindando con bevande alcoliche. Poiché la stagione dei sakura è molto breve, ogni momento libero è un’opportunità per ammirare i sakura, persino di notte! Infatti, si possono trovare diverse illuminazioni per ammirare i sakura di sera. Questa tradizione è detta “yozakura” (夜桜). Molte persone non hanno tempo durante il giorno e per questo in alcuni posti vengono anche organizzati dei ‘matsuri’, festival per apprezzare ancora di più questo momento. Uno degli eventi più famosi si tiene a Naka-Meguro, a Tokyo. Qui, si possono ammirare dei bellissimi yozakura per circa due settimane e vengono tenuti eventi e matsuri durante il mankai (満開), la piena fioritura. Inoltre, i matsuri sono ottimi luoghi per trovare diversi snack al gusto o a tema “sakura”.
I sakura sono commestibili?
I sakura sono così popolari che sarebbe strano non trovarli anche nel cibo in primavera! Tradizionalmente, i petali di sakura vengono essiccati o marinati nell’aceto, quindi salati e utilizzati nelle bevande o aggiunti ad alcuni piatti. Il più delle volte vengono preparati con del tè verde o semplicemente in acqua calda. Tra i piatti tipici giapponesi che fanno uso dei petali di sakura troviamo: onigiri, inari-zushi, yokan (un tipo di gelatina ottenuta dall’agar-agar e la marmellata di fagioli rossi) e molto altro. Tuttavia, il cibo più famoso a base di sakura rimane il sakura-mochi. A differenza dei mochi tradizionali, questo è rosa ed è avvolto in una foglia di sakura. Ne esistono due versioni, quella del Kantō e quella del Kansai. Per il sakura-mochi del Kantō, la tortina è fatta con normale farina di riso, mentre nel Kansai viene utilizzata farina di riso glutinoso per ottenere la tortina. Per tutti gli appassionati di cibo è l’occasione perfetta per scoprire nuovi sapori!
La rappresentazione dei sakura in Giappone
I fiori di ciliegio sono così rappresentativi che chiunque penserebbe che sono l’emblema del paese. Tuttavia, l’attuale fiore emblematico del Giappone è il crisantemo, simbolo della famiglia imperiale. Sulla moneta da 100 yen, troverete infatti il crisantemo e non il sakura. Inoltre, la parola “sakura” quando scritta in katakana (サクラ) tende a riferirsi a qualcosa di falso.
Fiori di ciliegio…ma non in primavera!
Molte persone pensano che l’unico momento per ammirare i sakura sia in primavera. In verità, esiste un tipo di ciliegio che fiorisce due volte all’anno! Si chiama jūgatsuzakura (十月桜) o fuyuzakura (冬桜) e corrisponde a circa ⅓ degli alberi di ciliegio in Giappone. Solitamente fiorisce una prima volta in primavera e una seconda volta tra la fine di ottobre e l’inizio di gennaio.
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